La «città-giardino» sul lato collinare del primo tratto di via Toscana


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Dopo un primo insediamento già visibile agli inizi del '900, all'indomani della prima guerra mondiale l'area a monte del tratto iniziale di via Toscana (oggi intitolato ad Augusto Murri) comincia ad essere oggetto di una discreta — ma crescente — urbanizzazione, che assume i connotati tipici della «città-giardino»: una locuzione che nella pubblicistica locale identifica, tra la fine degli anni '20 e i primi anni '30, proprio l'area in questione.

La provenienza socio-economica degli abitanti della zona è naturalmente di carattere medio-alto, come notano subito alcuni osservatori coevi.

Riferimenti alla rivista del Comune

Deliberazione del Podestà 2 aprile 1927, Provvista e collocazione in opera di rete metallica per il tratto della linea daziaria che va dalla Ricevitoria «Siepe lunga» [sic] alla ripulsa «Città Giardino», «il Comune di Bologna», a. XIII, n. 4, aprile 1927.

Giulio Cesare Pietra, Origine dei nomi delle strade, piazze, porte in Bologna, «il Comune di Bologna», a. XVII, n. 11, novembre 1930.

Umberto Toschi, La differenziazione della Città in quartieri geografici, «il Comune di Bologna», a. XVIII, n. 5, maggio 1931.

ëAspetti dello sviluppo urbanistico di Bologna tra le due guerre mondiali
éElenco delle aree analizzate, relativo al periodo 1925-1939
çAdiacenze di via Toscana