La Facoltā di Ingegneria

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All'inizio degli anni '30 il giovane professionista bolognese Giuseppe Vaccaro riceve l'incarico di progettare la nuova sede dell'Istituto superiore di Ingegneria (poi Facoltā) nell'area collinare soprastante porta Saragozza. I lavori procedono dal 1933 al 1935 e la nuova sede č pronta per l'inizio dell'anno accademico 1935-36. Č un'opera di notevole pregio architettonico, che risente della scuola piacentiniana ma che evidenzia anche l'elaborazione di tematiche diffuse su scala internazionale.

Riferimenti alla rivista del Comune

Agnoldomenico Pica, Rinnovare ed edificare, «il Comune di Bologna», a. XXI, n. 9, settembre 1934.

Alessandro Dalla Rovere, Architettura ‘900 a Bologna, «Bologna. Rivista mensile del Comune», a. XXII, n. 1, gennaio 1935.

Alessandro Dalla Rovere, La nuova sede della Scuola degli Ingegneri di Bologna, «Bologna. Rivista mensile del Comune», a. XXIII, n. 1-2, gennaio-febbraio 1936.

Bibliografia e riferimenti storiografici

Giuseppe Vaccaro, La Facoltā di Ingegneria dell'Universitā di Bologna, «Architettura», a. XV, n. 3, 1936, pp. 97-118.

Agnoldomenico Pica, Edilizia universitaria, «Casabella», a. IX, n. 99, marzo 1936.

«Annuario della R. Universitā di Bologna», a.a. 1935-36.

G. Bernabei, G. Gresleri, S. Zagnoni, Bologna moderna 1860-1980, Pātron, Bologna 1984, pp. 118-119.

Autori Vari, Universitā degli Studi di Bologna. Rassegna storica dell'insediamento, Bologna 1974.

Luigi Vignali, Ricordo di Giuseppe Vaccaro, «Strenna storica bolognese», a. XXXX, 1990, pp. 425-432.

Silvio Cassarā, Giuseppe Vaccaro e l'ora del moderno, in Giuliano Gresleri, Pier Giorgio Massaretti (a cura), Norma e arbitrio. Architetti e ingegneri a Bologna 1850-1950, Marsilio, Venezia 2001, pp. 239-249.