L'edilizia universitaria


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Negli anni '30 l'ateneo bolognese conosce una importante fase di sviluppo, sotto il profilo dell'offerta didattica, delle attività di ricerca, dei collegamenti internazionali ed anche per quanto concerne la crescita della popolazione studentesca. È un processo che si accompagna anche ad una serie di imponenti realizzazioni edilizie, che riguardano sia la zona universitaria tradizionale (il «quartiere universitario di Levante», come viene definito all'epoca) sia una nuova zona («di Ponente»), ove sorgono le facoltà di Ingegneria e di Chimica Industriale.

Nell'area tradizionale si procede ad una ristrutturazione del Rettorato ed alla realizzazione di nuovi edifici per gli istituti scientifici nel rione Belmeloro-S. Giacomo, parzialmente sventrato per fare posto alle nuove realizzazioni.

Riferimenti alla rivista del Comune

Tuguri e catapecchie che scompaiono per fare posto alla «Città degli Studi», «il Comune di Bologna», a. XVIII, n. 5, maggio 1931.

Università bolognese, «il Comune di Bologna», a. XIX, n. 4, aprile 1932.

Alma Mater Studiorum, «il Comune di Bologna», a. XX, n. 9, settembre 1933.

Giulio Regis, L'Università, «il Comune di Bologna», a. XX, n. 10, ottobre 1933.

Deliberazioni del commissario prefettizio. Lavori pubblici, «Bologna. Rivista mensile del Comune», a. XXIII, n. 5-6, maggio-giugno 1936.

Bibliografia e riferimenti storiografici

Agnoldomenico Pica, Edilizia universitaria, «Casabella», a. IX, n. 99, marzo 1936.

Stefano Zagnoni, L'insediamento universitario a Bologna fra il 1910 e il 1945: costruzione di un settore urbano specializzato, «Storia urbana», n. 44, luglio-settembre 1988.

Autori Vari, Università degli Studi di Bologna. Rassegna storica dell'insediamento, Bologna 1974.

R. Università di Bologna, Opere edilizie eseguite dall'inizio dell'era fascista, Poligrafici «il Resto del Carlino», Bologna 1939.

ëAspetti dello sviluppo urbanistico di Bologna tra le due guerre mondiali
éElenco delle aree analizzate, relativo al periodo 1925-1939