Delibera Podestarile del 25 Giugno 1935
Ex frazione secondo la documentazione del 1936:
Quartiere secondo l'organizzazione attuale (2001):
Descrizione secondo il Prontuario del 1936: «Da Via Emilia Ponente, a destra, non ha sfogo»
Descrizione attuale tratta da Fanti: «Dalla Via Emilia Ponente, tra i nn. 197 e 199, non ha sfogo»
La via compare nella tabella «Ufficiali denominazioni adottate in assenza di qualsiasi denominazione usuale» alla riga 49.
Nella tabella è presente la seguente annotazione: «A ricordo del toponimo usato in prossimità (Santa Viola)»
«L'origine della denominazione di questa strada [...] non ha alcuna relazione con l'odoroso fiore dello stesso nome. Occorre sapere che a levante del ponte sul fiume Reno esisteva, già nella seconda metà del sec. XII, un hospitale per viandanti, denominato hospitalis in Veula come si legge nella conferma dei beni della Chiesa bolognese fatta da Urbano III il 2 marzo 1187 [...]. L'ospedale, con annessa chiesetta dedicata alla Madonna, si trova ricordato in moltissimi documenti dei secoli successivi nei quali il toponimo Veula, che si legge ancora nel 1366 modificato in Veola, finisce col diventare Viola [...]. Anche dopo la cessazione dell'ospedale (avvenuta, pare, nel sec. XV) e la scomparsa della chiesetta di S. Maria della Viola, travolta nel 1641 dalle acque del Reno, la zona immediatamente a levante del ponte sul Reno («Pontelungo») continuò ad essere indicata come Santa Viola, nome anche oggi in uso [...]. [...] chi redasse la delibera non comprese che quel Viola, che giustamente si voleva conservare, non aveva nulla a che fare col fiore omonimo; e così, con la stessa deliberazione, si intitolarono due vicine strade di nuova apertura coi nomi di Via del Giacinto e Via del Giglio [...].» (p.807-808)
In realtà la relazione comunale del 1936 precisa che la denominazione di Via della Viola è «A ricordo del toponimo usato in prossimità (Santa Viola)»
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